Cinquanta sfumature di rosso di James Foley

 

Ultimo capitolo della fortunata harmony-trilogia scritta da E. L. James, Cinquanta sfumature di rosso segna il ritorno alla regia di James Foley, in uscita nelle sale italiane strategicamente l’8 febbraio 2018.

Il film si apre con il matrimonio dei due protagonisti Christian Grey (Jamie Dornan) e Anastasia Steele (Dakota Johnson), che possono finalmente coronare il loro sogno di essere marito e moglie. Ma la vita coniugale, nonostante le macchine, le case, i jet, gli yacht e il patrimonio di Mr. Grey non è mai facile ed è minacciata da vecchi fantasmi del passato da entrambe le parti. Tanto da minacciare i loro sogni di eterna felicità.

Dopotutto, ci si prova. A seguire una storia che promette (fin dal titolo) un erotismo sempre diretto e languido, prendendo le distanze contro le crociate (collettive) del disgusto, fino a giurarsi – dietro ogni ridicolaggine in eccesso – di vincere allusioni o preconcetti su un mediocre materiale di partenza (ma pur sempre fenomeno d’editoria) così figlio dei nostri, masochisti, tempi 2000. Ecco, invece, svegliarsi lucidamente dal sogno, dopo essersi morsi il labbro per ogni istante, o fondotinta, che superi le sue stesse parodie, per far capolino con un’unica appuntatura possibile: accettazione.

cinquanta sfumature di rosso

L’accettazione di annotare sul block notes parole come una romanticheria-kitsch, incoerente, sub-televisiva al pari della ‘liason’ tutta naïveté con mascherina che accadeva nel precedente capitolo tra l’inguaribile billionaire Christian Grey e la fidanzatina sottomessa Anastasia Steele. Non c’è approfondimento psicologico e antropologico dei personaggi, soprattutto di quelli secondari, gli amici dei due protagonisti fungono giusto da fondo-cornice. Contando, perfino, sulla drastica riduzione di frustini e sadomaso, cosa rimane allora di questo guilty pleasure alla vaniglia, o poco meno, guidato dagli amplessi in sottofondo lungo una trama già esile di suo, nonché tutta svelata dal trailer?

Meno sesso e più romanticismo, cliché da ‘coppia sposata’ (stereotipo maschile del maschio che scappa quando diventa padre), tempo di un volo ‘bollente’ sui cieli dell’amore in comodità easy-jet. Ma anche qui troppo remissivo a seguire gusti e inclinazioni di quel mondo (femminile) che vorrebbe elevare a battiti del cuore. Se poi, fra colpi di scena tali solo per le devote lettrici, difetta anche il presupposto scandaloso, non ci resta che smorzare il dibattito e tornare a guardare con disincanto al thriller fuori campo, che si in propina in un finale convulso, fichissimo, tra dialoghi da soap opera e bieche ‘scopate’. Quelle sì, non passeranno inosservate.

50 sfumature di rosso

  • Regia: James Foley
  • Cast: Dakota Johnson, Jamie Dornan, Eric Johnson, Eloise Mumford, Rita Ora
  • USA 2018

Trailer di Cinquanta sfumature di rosso

Elisabetta Sepe

Cinefila per hobby, decanto i film Disney e non posso fare a meno dei gangster-movie Scorseniani. Con un dottorato in corso d'opera, amo passare il tempo libero seguendo diverse series internazionali, da cui non disdegno anche quelle italiane. DaDa Movie è la mia prima collaborazione di scrittura online.

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