The Giver – Il Mondo di Jonas di Phillip Noyce

 

Al principio vi erano i temi universali, ‘antologici’, legati con doppio filo a storie di formazione improntate al classicismo: non c’è dolore senza amore, nel condividere una naturale sete di vita e avventura anche laddove l’Ordine deprivi il mondo della profondità e dell’emozione. Sentimenti (o ultimi baluardi, fate voi) di una fantascienza distopica che letture come Orwell 1984 e Il mondo nuovo di Aldous Huxley, rappresentarono nei più famosi epigoni di un genere ‘deus ex machina’, in grado di liberare dissertazioni filosofiche sui limiti dell’arbitrio umano.

Al presente, un’industria cinematografica – che più spesso consente di lavorare con persone creative, di notificare visioni drammatiche, di fregiare le tesi dei Padri del ‘900 – carica del fardello di una memoria filmica tutta da salvaguardare, ma incapace di catalogare le ‘storture’ dell’oggi per continuare a proporci sempre le stesse domande. Allora, è giusto togliere agli uomini la libertà di scegliere (pure la via sbagliata) per il quieto vivere? Possiamo liberarci da terribili sofferenze in nome di un ordine costituito mortifero e degradante? Quando il fine giustifica i mezzi?

immagine del film the giver

In un universo utopico senza arte, musica o colore, The Giver – Il mondo di Jonas ripropone stancamente le medesime procedure, indirizzate a quel pubblico young adult che veicola il suo messaggio in maniera netta, chiara e senza alcun difetto. Sotto le (mentite) spoglie tratte dal best seller sci-fi di Lois Lowry – ben vent’anni per portarlo sul grande schermo – langue un’ingenuità, o peggio ancora, una superficialità che al di là dei normali stilemi da ipotetico blockbuster, voleva le rotelle dell’ingranaggio ruotare tutte a loro posto. Così la pellicola di Phillip Noyce (Giochi di potere, Salt) si barcamena incerta tra il racconto di maturazione e il trattato filosofico, un non-luogo dell’utopia quanto mai oscuro e fumoso, dove il prezzo del paradiso in terra è l’eguaglianza dell’infelicità. Ovvero, è nel trasmettere un pensiero importante (la forza della condivisione) che si riscopre il ‘calore’, la passione, l’amore, altrimenti i sentimenti si infrangono nella barriera della noncuranza.

Eclettico regista, dotato di un mix perfetto fra sensibilità e tocco umano, Noyce gioca la carta dell’opera ‘fuori dagli schemi’, glissando però un nucleo che doveva servirsi della capacità di vedere oltre, al contrario che svuotarsi su riflessioni derivative girate come spot del National Geographic (problema intrinseco nel montaggio). Un bianco e nero che pian piano si colora (PleasantVille, inevitabilmente citato dalle scelte cromatiche), i rapporti familiari con annesse le difficoltà di comunicazione, mancanza di fiducia, la voglia di trasgredire più o meno controllata, non bastano a confonderci dalla patinatura generale scelta nella fotografia di Ross Emery. La verità, semmai ce ne fosse una, è che The Giver arriva dopo le assonanze fin poco cocenti di Divergent, e ancor più tardi delle esorbitanti radici orwelliane ‘rilette’ da Suzanne Collins in Hunger Games.

Con buona pace dell’immensa Meryl Streep, persa nel ruolo fotocopia della Winslet, o dell’eterno Jeff Bridges, centro carismatico della vicenda (qui anche produttore), la regia uccide ogni pathos per demeriti di una allegoria furbetta, troppo canonica perfino ai sensi di una logica che tutto appiana e tutto incasella. Forse sarà l’arte sublime del camuffare, tanto per citare uno dei temi cari della Lowry, un velo allusivo d’indipendenza – rispetto alle altre saghe del genere – che salvo rare eccezioni, mai è parso incidere sulla narrazione. Per una fuga, quella dell’allievo Jonas (Brenton Thwaites), cui spetterà la responsabilità di un secondo capitolo chiamato stavolta a perseverare uno sguardo ex novo, acuto, in soldoni lontano miglia dall’ideologia impressa da Noyce. Se è pur vero che la non fedeltà al romanzo sia un atto lecito, le somiglianze – alla lunga – rischiano di essere un peccato mortale per chi guarda il prodotto.

The Giver

  • Regia: Phillip Noyce
  • Cast: Meryl Streep, Jeff Bridges, Brenton Thwaites, Alexander Skarsgård
  • USA 2014

Trailer di The Giver

Francesco Bruni

Lynchiano di spirito, Malickiano di adozione, mi cimento con la 7 Arte da quando possiedo memoria. Ho collaborato con diverse testate online, esplorando il cinema in tutte le sue forme, prodigandomi nella tecnica audiovisiva come nella scrittura di critica giornalistica. DaDamovie è il mio primo blog cinematografico.
 

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